Mai dire… PC!!! #10

Il sottotitolo perfetto per questo post potrebbe essere “Ignoranza + arroganza = IT Manager”.
La giornata è iniziata nel peggiore dei modi (problemi con i mezzi pubblici, treno fermo ecc) tant’è che mi sono visto costretto a tornare a casa e a lavorare da casa (fortunatamente non avevo riunioni o appuntamenti oggi).
Fatto sta che torno a casa e mi metto a lavorare, sperando che la giornata si raddrizzi un po’… ovviamente la mia era solo una pia illusione!
Mi telefona a metà mattina un mio cliente (con il quale sono in ottimi rapporti, quasi un amico) chiedendomi la gentilezza di contattare l’IT Manager di un’azienda loro partner (ahia! Già sento aria di grattacapi) per un discorso di system integration tra l’applicazione che ho sviluppato per loro (che funziona come un orologio da anni e che già si interfaccia con il sistema dello spedizioniere, tracking dei mezzi in tempo reale ecc) ed il gestionale interno di questo partner in modo da ottimizzare i processi di lavoro e lo scambio di informazioni.
L’idea di base mi piace ma, già “naso” un piccolo problema… l’IT Manager!
Gli IT Manager sono mediamente (con qualche rara eccezione, quasi delle “mosche bianche”) delle figure semi-mitologiche a metà strada tra l’essere umano ed il cogl…, con delle competenze medio-scarse per le quali si è persa la memoria del perché o piuttosto per quale congiunzione astrale/lunare/aliena siano arrivati a ricoprire il proprio ruolo… dato che non hanno ancora ben capito nemmeno loro cosa devono fare ed in cosa consiste il proprio lavoro.
L’IT Manager medio vive quindi secondo poche ma semplici regole (quasi un protozoo):
  1. “Funziona? Quindi non si cambia.
  2. Io capisco questa tecnologia? Ok, quindi è IL MASSIMO a cui il genere umano può auspicare di arrivare.
  3. IO sono IO, e tutto il resto del mondo è inferiore a me
  4. IO sono molto impegnato (gli altri non fanno un cavolo)
  5. IO decido per tutti e, anche chi non lavora per me, deve inchinarsi al mio volere di dittatore supremo e di unico depositario di TUTTO lo scibile informatico esistente

Cercando però di non essere prevenuto (la possibilità di incappare in una delle suddette “mosche bianche” esiste sempre),  mi accendo una sigaretta, faccio appello a tutta la mia (scarsa) pazienza, prendo il telefono e chiamo l’IT Manager (d’ora in poi $IT-Man):
Io – “Buongiorno, sono l’ing. Armida, la chiamo per conto di $Cliente per cominciare a valutare assieme a lei la fattibilità di una integrazione tra il loro sistema ed il vostro…”
$IT-Man: “Buongiorno, io sono il Prof. Dott. Ing. Grand Uff. Lupp Mann, Grand Farabutt, super-mega-iper-certificato da Matusalemme-o-da-azienda-mai-sentita-ma-con-scappellamento-bitumato-a-destra…” (andate avanti voi ad aggiungere cariche e certificazioni mai sentite e/o del tutto inutili per almeno 5 minuti)
Io – “Yawn… Sì ok, mi fa piacere… venendo al punto, relativamente alla questione dell’integrazione tra i sistemi…”
$IT-Man: “Ah sì! Ho parlato con $Cliente, ma sono già sicuro che non sarà fattibile!” (quelli che iniziano così, io gli spezzerei le gambe a prescindere… stec stec!!!)
Io – “Per quale motivo scusi non dovrebbe essere fattibile?”
$IT-Man: “Perché NOI abbiamo un sistema all’avanguardia, progettato DA ME… di SICURO il SUO sistema non è così…”
Io – (e qui già mi sto innervosendo per il tono spocchioso del tipo) “E quindi? Immagino che avrà una modalità di comunicazione e ricezione dati verso e dall’esterno no?”
$IT-Man: “Sì certo! L’ho progettato IO eh! Però sicuramente il vostro sistema non è in grado di agganciarsi…”
Io – “Se gentilmente mi potesse dare qualche elemento in più per poter valutare la cosa… file di trasmissione posizionale? File XML? Non mi dica per piacere un protocollo proprietario su TCP/IP…”
$IT-Man: “Come fa saperlo??? Esportiamo in file XML… è una cosa che al momento non ha NESSUNO!”
Me pensa: ma questo mi piglia per i fondelli o cosa? Facendo due rapidi conti, penso di aver scritto almeno un centinaio di procedure di acquisizione e trasmissione dati basata su XML… da 10 anni a questa parte!!! 
Per non parlare poi Feed RSS, questi sconosciuti, a quanto pare…
Soprassiedo alla tentazione di scoppiare a ridergli in faccia e cerco di mantenere un contegno professionale…
Io – “Ah ok, nessuno problema! Ho fatto svariate trasmissioni di questo tipo, cosa molto comune ” – una frecciatina non ce l’ho fatta a non tirargliela – ” però stavo pensando che, se fosse possibile, una comunicazione tramite Web Service sarebbe stata più indicata, dato che il nostro sistema già espone un Web Service standard WCF. Sa, così facendo, potremmo integrare i sistemi in tempo reale ed evitare tutto il giro di generazione, trasmissione e ri acquisizione dei file XML…”
$IT-Man: “Web Service? Non li conosco, cosa sono? Non sarà mica, come diceva lei, qualche protocollo proprietario sul TCP/IP eh??? No no, noi siamo ALL’AVANGUARDIA!”
Mi sono letteralmente cascate le braccia (e non solo le braccia)… e meno male che questi sono ALL’AVANGUARDIA…
Dato che mi hanno sempre insegnato che con gli idioti non si discute, perché ti trascinano la loro livello e ti fregano con l’esperienza, ho chiuso la telefonata così:
Io – “Guardi, facciamo una bella cosa: mi mandi degli esempi di XML e l’XSD di validazione (se esiste) che comincio a guardarmelo, poi le farò sapere cosa mi serve che implementiate lato vostro…”
$IT-Man: “Se non lo capisce me lo dica… sa, comprendo che l’XML sia ostico a chi non ha il MIO livello di esperienza…”
Mi sono trattenuto dal cominciare ad avanzare ipotesi più che fondate circa la professione di sua madre ed ho riagganciato, ma in uno stato d’animo misto tra il demoralizzato ed il divertito… “Ignoranza + arroganza = IT Manager”.