Quanto cosa una rete in fibra ottica in Italia

 di Stefano Quintarelli

Teniamolo presente quando ci dicono che sono “troppi soldi”. Un investimento che si ripaga in pochi anni, che genera occupazione (non debito che si accumula), che rilancia investimenti e sviluppo per i prossimi decenni COSTA COME UN MESE di debito.

PUNTO 1-Italia, debito pubblico ottobre a 1.867 mld – Bankitalia | Notizie | Società Italiane | Reuters.

ROMA/MILANO, 14 dicembre (Reuters) – Il debito pubblico italiano nel mese di ottobre è salito nuovamente raggiungendo quota 1.867,4 miliardi di euro, 22,6 miliardi in più rispetto al mese precedente.

Il Wi-fi potrebbe far ammalare gli alberi

Secondo uno studio olandese ci sono forti evidenze che le radiazioni elettromagnetiche del wi-fi danneggiano la materia biologica.
L’analisi è stata fatta nella città Alphen aan den Rijn, nella provincia dell’Olanda Meridionale, dopo che i funzionari pubblici hanno scoperto “anomalie inspiegabili” sugli alberi, non causate da qualsiasi infezione virale o batterica conosciuta per le piante.
A esprimere il dubbio che il bombardamento elettromagnetico a cui sono sottoposti gli alberi a causa del diffondersi delle connessioni wireless possa provocare delle malattie sono i serissimi ricercatori dell’Università olandese di Wageningen, i quali hanno monitorato lo stato di salute dei frassini presenti nella città di Alphen aan den Rijn.
Il caso è inoltre un esempio positivo di educazione civica: a commissionare loro lo studio sono state le stesse autorità cittadine,
dopo aver constatato che alcune piante avevano cominciato ad ammalarsi per cause sconosciute, non riconducibili ai soliti virus e parassiti del mondo vegetale. Strane crepe, decolorazione delle foglie e varie forme di necrosi dei tessuti impossibili da spiegare secondo i consueti parametri.
Per capire il motivo di tale comportamento i ricercatori hanno messo sotto osservazione 20 alberi di frassino, esponendoli a diversi tipi di radiazioni per tre mesi: in particolare gli alberi sono stati esposti a sei sorgenti  radio con frequenze diverse, da 2412-2472 MHz (cioè microonde)a 100 mW, analizzando inoltre l’importanza della distanza dalla fonte. Contrariamente a quanto avevamo scritto nel post sulla terapia contro il punteruolo delle palme, una potenza relativamente bassa può causare danni anche alle piante. I primi risultati dello studio, come avvertono i ricercatori, dovranno essere confermati da ulteriori accertamenti. Gli alberi posti più vicini alle reti Wi-Fi avrebbero comunque sviluppato una particolare opacità “plumbea” (“lead-like shine”) sulle loro foglie, causata dalla morte della parte superiore e inferiore dell’epidermide. Gli scienziati olandesi hanno comunque invitato alla prudenza, dato che virus e inquinamento non sono stati ancora completamente esclusi.  Secondo i ricercatori in Olanda circa il 70% degli alberi nelle zone urbane soffre di sintomi che non sono direttamente ascrivibili alle malattie conosciute finora. Di questi sintomi fanno parte crepe, protuberanze, scolorimento e varie forme di danni ai tessuti. Dieci anni fa, il problema riguardava solo il 10% degli alberi. Di fronte a dati come questi, diventa urgente e prioritario raccomandare la massima prudenza nell’utilizzo di queste nuove tecnologie in nome del principio di precauzione. Pensando ai possibili effetti negativi anche sulla salute umana!
La notizia, ripresa prima dall’edizione americana di Pc World e poi da Read Write Web, ha fatto subito il giro della Rete, suscitando clamore e preoccupazioni, tanto che l’Autorità olandese per le antenne è stata costretta a dichiarare che non sono necessari allarmismi…