Megavideo chiude, Anonymous si ribella

L’FBI ha deciso di chiudere Megavideo, il popolare sito di condivisione di contenuti video in streaming ed il suo fondatore, Kim Schmitz, rischia oltre 50 anni di galera, accusato di aver causato oltre 500 milioni di collari di danni ai detentori del copyright sui materiali condivisi.
Megavideo ha aperto i battenti il 21 marco 2005 ed è stato chiuso il 19 gennaio 2012: in questo arco di tempo ha portato al suo fondatore introiti per oltre 150 milioni di dollari.
La notizia della chiusura del popolare sito di streaming ha ricevuto una eco mediatica notevole, tanto che anche il gruppo hacker Anonymous si è schierato dalla parte di Megavideo, attaccando numerosi siti, tra cui il dipartimento di Giustizia americano, l’FBI, la RIAA (l’associazione discografici americana) ed il sito della Universal Music e molti altri.
Anonymous ha lanciato un messaggio inequivocabile: 

Questo è un urgente richiamo d’allerta per tutte le persone degli Stati Uniti. Il giorno che tutti noi stavamo aspettando è purtroppo giunto. Gli Stati Uniti stanno censurando Internet. La nostra evidente risposta è che non rimarremo seduti mentre ci vengono portati via i nostri diritti da un governo al quale affidiamo la loro stessa tutela. Questa non è una chiamata alle armi, ma un richiamo a conoscere e ad agire!

Il Governo degli Stati Uniti ha superato ogni limite dandoci un falso senso di libertà. Pensiamo di essere liberi e di poter fare quello che vogliamo, ma in realtà siamo molto limitati e abbiamo un grosso numero di restrizioni per quello che possiamo fare, per quello che possiamo pensare, e anche per come veniamo educati. Siamo stati talmente distratti da questo miraggio di libertà, che siamo diventati esattamente cosa cercavamo di evitare.

Per troppo tempo, siamo rimasti fermi quando i nostri fratelli e sorelle venivano arrestati. Per tutto questo tempo, il governo ha ordito intrighi, tramando modi per incrementare la censura attraverso il blocco degli ISP, il blocco dei DNS, la censura dei motori di ricerca, dei siti, e una varietà di altri metodi che direttamente si oppongono ai valori e alle idee che condividono sia Anonymous, ovviamente, che gli stessi padri fondatori di questo paese, che credevano nella libertà di parola e di stampa.

Gli Stati Uniti sono spesso stati indicati come esempio ideale di paese libero. Quando la stessa nazione che è conosciuta per la sua libertà e i suoi diritti inizia ad abusare delle sue proprie persone, allora bisogna iniziare a combattere, perché gli altri la seguiranno presto. Non pensiate che perché non siete cittadini americani, questa storia non vi riguardi. Non potete rimanere ad aspettare che la vostra nazione faccia lo stesso. Dovete fermare tutto questo prima che cresca, prima che venga riconosciuto come accettabile. Dovete distruggerlo dalle fondamente, prima che diventi troppo potente.

Possibile che il governo americano non abbia imparato dal passato? Non ha visto le rivoluzioni del 2011? Non ha notato che ci siamo opposti ogni qualvolta ci siamo imbattuti in tutto ciò e che continueremo a farlo? Ovviamente il governo statunitense pensa di essere esente. Questo non è solamente un richiamo collettivo di Anonymous a darci da fare. Cosa può mai risolvere un attacco DDoS? Che cosa può essere attaccare un sito rispetto i poteri corrotti del governo? No. Questo è un richiamo per una protesta di grandezza mondiale sia su internet che nella vita reale contro il potere. Diffondete questo messaggio ovunque. Non possiamo tollerare quello che sta succedendo. Ditelo ai vostri genitori, ai vostri vicini, ai vostri colleghi di lavoro, ai vostri insegnati e a tutti coloro con i quali venite in contatto.Tutto quello che stanno facendo riguarda chiunque desideri la libertà di navigare in forma anonima, parlare liberamente senza paura di ritorsioni, o protestare senza la paura di essere arrestati.

Andate su ogni rete IRC, su tutti i social network, in ogni community on-line e dite a tutti l’atrocità che sta per essere commessa. Se protestare non sarà abbastanza, gli Stati Uniti dovranno vedere che siamo davvero una legione e noi dovremo unirci come una sola forza opponendoci a questo tentativo di censurare Internet ancora una volta, e nel frattempo scoraggiare tutti gli altri governi dal tentare ancora.

Noi siamo Anonymous. Noi siamo una legione. Non perdoniamo la censura. Non dimentichiamo la negazione dei nostri diritti come esseri umani liberi. Questo è per il governo degli Stati Uniti.  Dovevate aspettarvi la nostra reazione.

L’intento di Anonymous è chiaro: portare ad una sensibilizzazione verso il problema chi deve prendere le decisioni in merito alla colpevolezza o meno di Schimtz.
Ora, senza voler difendere le posizioni (a volte un po’ troppo estremistiche) di Anonymous, personalmente mi pongo una domanda: rischiare 50 e rotti anni di carcere per aver violato il copyright mi paiono un po’ eccessivi… non è stato ammazzato nessuno!
Lascio a voi trarre le conclusioni, ma a mio avviso “c’è del marcio in Danimarca”…

MultiLing Keyboard, una nuova tastiera per Android

Android è un ottimo sistema, ma alcuni dei suoi aspetti, per quanto già ottimi, possono essere migliorati: uno di questi è la tastiera.
La tastiera nativa di Android è molto essenziale e general purpose, ma a volte si sente la necessità di una tastiera più evoluta, come MultiLing Keyboard.
Le funzionalità sono davvero tante, e tutte ottimamente sviluppate:
  • Estrema personalizzazione: è possibile impostare a proprio piacimento l’aspetto grafico, le impostazioni dei pulsanti e delle funzionalità associate
  • Supporto per varie modalità di inserimento (Qwerty / Azerty / Qwertz / Dvorak / Left Hand / Right Hand / Colemak / Neo / Bépo)
  • Supporto multilingue
  • Input vocale
  • Supporto per le gestures
  • Autocorrezione dell’input: questa funzionalità è davvero ottimamente implementata. Vi sembrerà quasi che la tastiera vi legga nel pensiero
  • Supporto per il dizionario utente e possibilità di aggiungere parole personalizzate al dizionario
  • Supporto per lo split mode sui monitor tablet: rende velocissimo l’input e praticamente diventa possibile digitare senza spostare mai le mani e soprattutto senza effettuare “evoluzioni” con i pollici
 Un video può aiutare a capire meglio tutte le caratteristiche di questa ottima tastiera per Android.

Foobar2000: importare e visualizzare i testi

Ok, lo ammetto… Foobar2000 mi piace proprio! E mi piace sempre di più!
Per volesse approfondire Foobar2000 e la sua installazione (con l’aggiunta di qualche piccolo plugin per migliorarlo ulteriormente) può fare riferimento a questo primo post della serie.
Ma veniamo al topic di questo post… 
Ho recentemente scoperto un’altra caratteristica davvero interessante integrabile in Foobar2000 attraverso l’utilizzo del plugin: la visualizzazione dei testi.
Non so a voi, ma a me piace leggere il testo di una canzone mentre la sto ascoltando. Il più delle volte mi rivolgo ad Internet, ma non sarebbe più comodo averle in locale, magari aggiunte nei nostri MP3 come tag?
L’idea mi era più volte balenata per il cervello, ma il solo pensiero di dove manualmente andarmi a cercare tutti i testi che mi possono interessare, aggiungerli in un tag personalizzato all’interno del file MP3… mi faceva passare la voglia! Senza contare, che non avevo a disposizione un player multimediale che mi consentisse di visualizzarli in modo comodo…
Con Foobar2000 invece si può ottenere questo risultato in pochissimi click: pensa a tutto lui.
Aggiungiamo quindi il supporto per i testi alla nostra installazione:
  1. Scarichiamo i plugin foo_lyricsdbfoo_textdisplay e decomprimiamo il contenuto degli archivi ZIP all’interno della cartella “components” che troviamo all’interno della nostra cartella di installazione locale di Foobar2000
  2. Ora, entrando in modalità di Edit del layout personalizziamoci l’interfaccia come più ci piace, aggiungendo un pannello “Text Diplay” (lo troviamo nel gruppo “Select Information”)
  3. Dopo aver aggiunto il pannello, facciamoci click con il tasto destro, selezioniamo “Settings” ed impostiamo il layout di visualizzazione del testo che più ci piace.
    Personalmente, utilizzo questo:
    %title%$crlf()
    [%album%[ ‘(‘%date%’)’]$crlf()]
    [%artist%$crlf()]
     $crlf()
    $if2($replace(%lyrics%,’
    ‘,$crlf() $crlf()),Nessun testo disponibile)
    Due piccoli accorgimenti, che vi faranno risparmiare sicuramente un po’ di tempo: lo spazio prima del “$crlf()” alla riga 4 non è un refuso, ma è necessario perchè il motore di parsing consideri il tag (penso si tratti di un bug) e la riga vuota alla riga 6 è un piccolo trucco che ho utilizzato per fare in modo che il motore di parsing converta automaticamente i ritorni a capo presenti nei testi che vengono scaricati (usati per dividere le varie strofe) nel corrispondente tag di ritorno a capo (inspiegabilmente, questo non viene fatto in automatico).
  4. Usciamo dalla modalità di editing del layout
  5. Ora, facendo click con il tasto destro del mouse su un qualunque brano/album/collezione, selezioniamo “Legacy Commands (unsorted)” e poi “get from db”): il sistema in automatico comincerà a cercare i testi delle nostre canzoni su internet e li salverà direttamente all’interno dei tag MP3 della nostra collezione, pronti per essere visualizzati durante la riproduzione.
Personalmente ho sentito la necessità di modificare un po’ il layout della mia installazione di Foobar2000, per fare spazio alla visualizzazione del testo e ad altre piccole informazioni.
Non so a voi… ma a me piace molto! 🙂 Che ne dite?